LABORATORI DIDATTICI:  lavoridiverSi - verSidiverSi - giochidiverSi


Paesaggi Sonori

Diritto alla sensorialità 


Luisanna Fiorini 

 

Classi seconde Scuola Primaria

Istituto Comprensivo "A. Palladio" di Caorle

 

Dal 24 al 28 maggio 2010

 

Se chiediamo ai nostri bambini di raccontare il percorso fatto da casa a scuola con molta probabilità descriveranno sequenze di immagini, quello che hanno visto.

La loro lettura del mondo si avvale soprattutto della percezione visiva, meno di quella uditiva, olfattiva e tattile.

 

Eppure le prime esperienze conoscitive sono "immersive" fatte di gusto, calore, odore, suoni percepiti con tutto il corpo. E non di immagini o descrizioni.

Il suono ci avvolge, è ricordo e ambiente, memoria e avvertimento di pericolo, segnale naturale e culturale.

 

I nostri bambini non devono perdere la capacità di "vedere con le orecchie". Il laboratorio è stato un percorso diconoscenza e consapevolezza uditiva.

Ha i paesaggi sonori "intorno" per rappresentarli con i sensi scambiati, mettendo in gioco tutte le capacità percettive ed espressive dei bambini.

Il computer, macchina poetica, come sempre, è stato un prezioso alleato.

 

I bambini hanno:

  • usato tecnologie e corporeità.
  • visitato luoghi ad occhi chiusi e orecchie spalancate.
  • registrato con la memoria e con strumenti informatici.
  • riprodotto con il proprio apparato fonatorio il paesaggio di suoni.
  • dato forma ai suoni con colori, immagini, onomatopee.
  • descritto con parole il sapore dei suoni.
  • rappresentato il paesaggio sonoro, collocandolo su mappe di Google e cartine geografiche digitali.

 

In realtà, però, tutti, grandi e piccoli, vogliamo "guardare e vedere con le orecchie". Perchè siamo fatti di sensi e non vogliamo perdere la nostra capacità di leggere il mondo con tutti gli strumenti possibili, biologici, tecnologici e culturali.

 

Un messaggio dai bambini agli adulti.

 

 

Piccole mani creano ...

 

 

... Immagini e Poesia

Fondazione Internazionale Mostra d'Illustrazione per l'Infanzia di Sarmede

 

Scuola dell'Infanzia e classi prime e terze Scuola Primaria

Istituto Comprensivo "A. Palladio" di Caorle

 

Dal 24 al 28 maggio 2010

 

 

 

 

Questi laboratori hanno dato ai bambini la possibilità di esprimere emozioni, fantasia e creatività attraverso l’arte, sperimentando tecniche artistiche e materiali nuovi e stimolanti.


I bambini hanno realizzato meravigliose immagini utilizzando i colori ad olio, colori che, sfumati con l’uso delle mani sono in grado di creare effetti da sogno. 

 

Nella superficie dell’opera sono state poi incise parole o frasi poetiche che i bambini avevano elaborato in classe appositamente per il laboratorio.

 

Infine, utilizzando la tecnica del collage, i bambini hanno applicato cartoncino, perle, stoffa e altri materiali, creando particolari in rilievo, giocando e divertendosi così con la tridimensionalità.

 

.

.

Eventi creativi in Piazza Vescovado

Immagini portapensieri   (29/05/2010)

Associazione Culturale Maga Camaja

 

Di fronte allo splendido campanile romanico di Caorle, adulti e bambini hanno sperimentato tecniche manipolative e pittoriche stimolanti e divertenti in un percorso centrato sull'immaginazione e sulla creatività. 

 

 

L'angolo della fiaba: il Contastorie Giacomo Bizzai   (29/05/2010)

Fondazione Internazionale Mostra d'Illustrazione per l'Infanzia di Sarmede

 

Piazza Vescovado è stata teatro anche della rappresentazione di Giacomo Bizzai, Contastorie che ha affascinato con i suoi racconti di fiabe e leggende i bambini, ma anche i più grandi.

 

.

.

Raccontiamo

Narrare una storia,

scriverla in tanti modi

 

Luisanna Fiorini

 

Classi quarte e quinte Scuola Primaria

Istituto Comprensivo A. Palladio di Caorle

Da marzo a giugno 2010

 

 

"Oggi le tecnologie consentono una nuova oralità costituita dalla concorrenza di elementi multimediali (testo, immagine, video, suono) che riescono a distribuire le nostre storie con una capillarità mai raggiunta.

La narrazione digitale diventa un potente strumento per trasmettere le nostre conoscenze ed anche punti di vista e prospettive. La memoria individuale diventa memoria collettiva e si arricchisce dei contributi di altri, cresce, si rafforza.

Le tecnologie della rete consentono ad ognuno di essere narratore e ascoltatore, in momenti diversi anche nello stesso racconto"

 

(Luisanna Fiorini, Digital story telling e scritture collaborative,

in La vita scolastica , Giuntiscuola)

 

 

I laboratori didattici di fluSSidiverSi centrati sul computer come macchina poetica non potevano non aprire prospettive più ampie rispetto a quella della sola poesia. Le tematiche dei linguaggi poetici hanno portato all'attenzione la complessiva problematica dello scrivere nella nostra società della conoscenza, dove abbondano strumenti tradizionali e multimediali ed il Web permette a tutti di generare contenuti e di pubblicare.

 

Creare un testo è un atto creativo che, come tutte le forme di esternalizzazione del pensiero, ha bisogno di strumenti operativi. Questi diventano un prolungamento delle nostre facoltà, attrezzi che dobbiamo conoscere, padroneggiare con competenza per dare forma alle nostre idee. 

 

Uno di questi strumenti è certamente la scrittura a mano che è unica, personale, e che va coltivata per evitare la perdita dell'identità linguistica (cfr. Franco Frabboni). 

La scrittura a mano implica logiche di costruzione del messaggio molto diverse dalla scrittura digitale- multimediale. Nel primo caso il pensiero viene elaborato prima di essere esternalizzato, in un modo quasi compiuto e spesso sequenziale. 

 

Nella scrittura a computer possiamo far fluire le idee in parallelo, non sequenzialmente, ricomponendo al termine del processo un messaggio coerente e comprensibile del contesto d'uso.

 

Viene a cadere la paura della pagina bianca (Daniel Pennac, Chagrin d'école, 2007, Libro e Audiolibro, Gallimard) poiché l'approccio è analogico non sequenziale, si può "guardare l'immagine" nel suo complesso e iniziare da qualsiasi punto a descriverla. Nella narrazione multimediale possiamo utilizzare inoltre i linguaggi in modo sapiente, facendo in modo che contribuiscano alla realizzazione di un testo multiforme. 


La scuola, che ha fra i pilastri l'insegnamento-apprendimento della scrittura a mano, deve arricchire la cassetta degli attrezzi degli alunni di tutti gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione affinchè, nella società della conoscenza distribuita, ognuno possa essere un autore ricco e competente. 

 

Scopo del Progetto "Raccontiamo" è stato dunque lo sviluppo di competenze per la trattazione di testi digitali fatti di parola, immagine, movimento. 

 

L'uso di software libero per desktop (TuxPaint, Audacity, OpenOffice), tools cognitivi (Scratch), un wiki per la documentazione e la scrittura collettiva (Wikispaces) hanno favorito la scrittura e la ri-scrittura, la creazione di iperstorie, esperienze di pratiche collaborative online. 

 

La dimensione sociale del Web ha consentito di iniziare un percorso di cittadinanza digitale attiva e consapevole.